Genova – “La maggioranza non discute la mozione per la costituzione di parte civile al processo per il crollo del Ponte Morandi e si rischia di far scadere i termini”. E’ la denuncia, durissima, del capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Fabio Tosi dopo l’ennesimo rinvio della decisione sulla possibilità che gli enti locali si costituiscano in giudizio per pretendere il risarcimento dei danni milionari causati dal crollo.
“Chi governa la nostra regione – spiega Tosi – deve avere le idee chiare su cosa fare: manca poco al processo per il crollo del Ponte Morandi e in merito Regione Liguria non si è ancora espressa. L’Ente si costituirà parte civile al processo sì o no? Quella del 14 agosto 2018 è stata una tragedia, che ha colpito la città, la sua immagine, le sue attività produttive. Senza dimenticarci delle 43 vittime e dei loro familiari, che ancora oggi attendono un segnale forte”.
“Crediamo che il presidente e la Giunta regionale debbano costituirsi parte civile nel procedimento penale istruito in relazione al crollo del Morandi – spiegano al Movimento 5 Stelle – avanzando la richiesta risarcitoria per i danni subiti in conseguenza del tragico evento. In merito abbiamo chiesto che si votasse una mozione a mia prima firma: per farlo era necessario invertire l’ordine dei lavori. La maggioranza purtroppo si è arrampicata sugli specchi con i soliti tecnicismi pur di non discuterla e votarla”.
“Promettere di mettere la mozione al primo punto del prossimo consiglio votante è una vergognosa presa in giro – precisa ancora Tosi – i tempi infatti remano contro, visto che stanno per scadere i termini per costituirsi parte civile. Ma da che parte sta il centrodestra? Dalla parte dei cittadini o dei soliti poteri forti? Ritengo che l’uscita della maggior parte dei consiglieri di centrodestra dall’Aula risponda ai quesiti”.