Genova – Maxi multa da un miliardo di euro per la multinazionale Amazon in Italia. A sanzionare il colosso delle vendite online l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato.
Secondo il garante, infatti, Amazon detiene una posizione di assoluta dominanza nel mercato italiano nel settore del marketplace.
Secondo le accuse dell’autorità di controllo ci sarebbe un legame contrattuale troppo forte tra l’azienda che si occupa della vendita online vera e propria e quella che si occupa del trasporto e delle consegne, entrambe legate al marchio della multinazionale e questo indurrebbe le aziende che vendono attraverso i canali di Amazon a non poter sfruttare altre piattaforme di logistica.
In una nota dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato si legge che Amazon
“detiene una posizione di assoluta dominanza nel mercato italiano dei servizi di intermediazione su marketplace, che le ha consentito di favorire il proprio servizio di logistica, denominato Logistica di Amazon (Fulfillment by Amazon, c.d. «FBA»), presso i venditori attivi sulla piattaforma Amazon.it ai danni degli operatori concorrenti in tale mercato e di rafforzare la propria posizione dominante”.
Sempre secondo l’Autority che ha sanzionato la multinazionale “Amazon ha, così impedito ai venditori terzi di associare l’etichetta Prime alle offerte non gestite con FBA. L’istruttoria ha accertato che si tratta di funzionalità della piattaforma Amazon.it cruciali per il successo dei venditori e per l’aumento delle loro vendite. Infine, ai venditori terzi che utilizzano FBA non viene applicato lo stringente sistema di misurazione delle performance cui Amazon sottopone i venditori non-FBA e il cui mancato superamento può portare anche alla sospensione dell’account del venditore”.
“In tal modo – fa notare l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – Amazon ha danneggiato gli operatori concorrenti di logistica per e-commerce, impedendo loro di proporsi ai venditori online come fornitori di servizi di qualità paragonabile a quella della logistica di Amazon”.
In una nota stampa la replica di Amazon:
“Siamo in profondo disaccordo con la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e presenteremo ricorso. La sanzione e gli obblighi imposti sono ingiustificati e sproporzionati. Più della metà di tutte le vendite annuali su Amazon in Italia sono generate da piccole e medie imprese, e il loro successo è al centro del nostro modello economico. Le piccole e medie imprese hanno molteplici canali per vendere i loro prodotti sia online che offline: Amazon è solo una di queste opzioni. Investiamo costantemente per sostenere la crescita delle 18.000 piccole e medie imprese italiane che vendono su Amazon e forniamo molteplici strumenti ai nostri partner di vendita, anche a quelli che gestiscono autonomamente le spedizioni”.