Santo Stefano Magra (La Spezia) – Divampano le polemiche per la messa in suffragio “delle vittime dell’aborto” annunciata per martedì 8 novembre nella chiesa di Ponzano Madonnetta, nello spezzino. L’annuncio dell’iniziativa viaggia sui social accompagnata da fiumi di commenti a favore e contro che stanno suscitando più di qualche imbarazzo tra gli organizzatori. A segnalare l’iniziativa, in un momento in cui il movimento anti abortista sta suscitando grande clamore in tutto il mondo, è stata una consigliera comunale di Rifondazione Comunista, Eva Battistini.
Ed è stata proprio la consigliera a denunciare per prima, sui social, l’iniziativa del parroco della Madonnetta

“Questa ‘commemorazione’ – scrive Eva Battistini – rappresenta un atto di vergognosa violenza verso le donne che decidono di interrompere la gravidanza. Una scelta di campo da parte della parrocchia in questione, dalla quale prendo le più totali distanze. Inoltre il luogo designato è l’asilo che ha una convenzione con il Comune. Tutto questo è inaccettabile”.

La replica, sempre sui social, è che la messa è inserita in un calendario di celebrazioni che si tengono per la “commemorazione dei fedeli defunti” e per estensione anche per gli aborti ma sono in molti a leggere nell’iniziativa, comunque lecita, di commemorare in un evento pubblico anche le “vittime” degli aborti.
Il pubblico si divide in favorevoli e contrari ma certamente l’iniziativa sta alzando il livello della contesa sul diritto acquisito delle donne ad interrompere una gravidanza non desiderata. Un diritto che non costringe nessuno alla pratica ma lascia libere le persone di scegliere in autonomia.
Tra le critiche più dure fatte agli organizzatori la stigmatizzazione di quelle persone che, per motivi molto seri e magari vittime di violenze o per motivi sanitari, hanno scelto di non portare a termine la gravidanza e ne soffrono psicologicamente.