Ospedale San Giacomo Novi LigureGenova – E’ morta dopo poche ore dalle dimissioni dal pronto soccorso di Novi Ligure, Rosaria Speranza, 76 anni, residente nel quartiere di Borgoratti.
La donna si era recata in ospedale per una forte tosse e un malessere diffuso ed era stata visitata da un medico “a gettone”, chiamato per coprire buchi nei turni del personale dipendente, che risulterebbe specializzato in chirurgia estetica. Il dottore l’avrebbe dimessa indicando una cura a base di aerosol e invitandola a farsi vedere da uno specialista.
La donna è tornata a casa ma poche ore dopo si è sentita male ed è morta assistita dal marito disperato.
Sul caso è stata aperta una indagine della Procura di Alessandria, competente per teritorio e sarebbero già stati acquisiti documenti e informazioni.
Nelle prossime ore verranno ascoltati i testimoni, tra i quali la dottoressa “a gettone” che avrebbe visitato la donna senza riscontrare elementi di gravità che avrebbero dovuto richiedere un ricovero o esami medici rapidi e più approfonditi.
Sul corpo della donna verrà eseguita l’autopsia per chiarire le cause del decesso ma divampano le polemiche per il ricorso a medici temporaneamente ingaggiati per coprire carenze di personale interno e regolarmente assunto in pianta stabile.
Provvedimenti che si stanno diffondendo a macchia d’olio per la carenza di personale negli ospedali e per la apparente carenza di pianificazione nella preparazione di nuovi professionisti attraverso le Università e con l’introduzione del “numero chiuso” per le Facoltà specialistiche e mediche.
In particolare l’attenzione degli inquirenti sarebbe rivolta alla durata della visita che, secondo i familiari, sarebbe stata molto rapida e sbrigativa.
La documentazione riporterebbe che la donna era affetta da una bronco-pneumopatia cronica ostruttiva e le era stato attribuito all’ingresso (triage) il codice arancione.
Al momento delle dimissioni la donna – sempre secondo i familiari – presentava una bassa saturazione (percentuale di ossigeno nel sangue).
Ora le indagini stabiliranno se quanto avvenuto all’ospedale di Novi sia regolare o se invece vi sia stata una sottovalutazione del quadro clinico.