Geo Barents la Spezia Medici senza Frontiere migrantiLa Spezia – “Il decreto Piantedosi è un obbrobio giuridico e umanitario” e “il vero obiettivo è fermare i soccorsi”. Sono pesantissime le accuse del consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Paolo Ugolini che commenta le notizie del blocco, nel porto di La Spezia della nave Geo Barents di Medici senza Frontiere.
Un fermo imposto per motivi di sicurezza e per controllare l’eventualità che la nave e il suo equipaggio abbia violato le nuove norme introdotte dal decreto.

“Quanto sta succedendo a Spezia, conferma i nostri timori – scrive Ugolini – il vero obiettivo del decreto legge Ong è fermare i soccorsi, impedendo che una nave con a bordo migranti salvati dal mare prenda a bordo altri migranti in difficolta à, a meno che non abbia ricevuto la preventiva autorizzazione da parte delle autorità italiane. Ora, la nave di “Medici senza frontiere”, alla quale sono stati imposti 1.300 km in più, rischia addirittura il fermo e una sanzione. La sua “colpa”? Aver salvato vite da morte certa nelle acque del Mediterraneo”.

Così il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini, che poi aggiunge: “Era prevedibile: il decreto Piantedosi è un obbrobrio giuridico e umanitario. Non solo contrasta con il diritto internazionale consuetudinario e pattizio, ma anche con una norma del diritto penale che sanziona l’omissione di soccorso. Il nostro Paese è migliore di come questo provvedimento vorrebbe rappresentarlo e il decreto altro non è che il naufragio dell’umanità”.