carcere cella sbarreSanremo (Imperia) – Disordini nel carcere di Valle Armea durante la prima visita del neo Garante dei Detenuti indicato da Regione Liguria dopo un lungo periodo nel quale la figura non era stata indicata.
A denunciarlo Guido Pregnolato segretario regionale di USPP Liguria.
Durante la visita all’interno dell’istituto di Doriano Saracino si sarebbero verificati diversi eventi critici ad opera di detenuti affetti da problemi psichiatrici.
Prima un detenuto ha tentato di dare fuoco al materasso, successivamente ha inveito contro il personale accorso, lanciando secchiate d’acqua e colpendo al volto anche il comandante del reparto, il tutto in presenza del garante stesso. Dopodiché, a distanza di pochi minuti un altro detenuto, in una sezione diversa, ha distrutto, senza motivo apparente, i suppellettili all’interno della cella, sputando addosso ai poliziotti intervenuti nel tentativo di riportarlo alla calma.

“Come USPP Liguria – spiega Pregnolato – abbiamo bocciato la nomina del garante regionale, ritenendola superflua rispetto ai problemi della Liguria penitenziaria, perché sono già molte le figure professionali e politiche che possono accedere in qualsiasi momento in carcere a verificare le condizioni delle persone detenute. Non solo, esiste già a livello nazionale un garante, quindi quello regionale è un doppione a spesa dei contribuenti liguri.
L’USPP, dopo i fatti successi, riaccende i riflettori sul problema dei detenuti psichiatrici che non possono essere assolutamente gestiti dalla polizia penitenziaria, priva dei mezzi e della formazione specifica, e soprattutto, ribadisce che non si risolve, certamente, con la nomina di un garante regionale, voluto a tutti i costi da un determinata parte politica che ne ha fatto una questione mediatica, ma sarebbe opportuno da parte della Regione investire maggiori risorse nella medicina penitenziaria, ricordiamo, infatti, che il carcere di Sanremo è privo di un medico specialista in psichiatria in grado di fornire assistenza costante e di un dirigente sanitario responsabile del servizio di medicina penitenziaria”.