inquinamento autoGenova – Cresce il dibattito sull’ordinanza anti-smog decisa dal Comune di Genova e che entrerà in vigore dal primo marzo 2023, limitando il traffico privato e commerciale su tutto il territorio genovese, e bloccando i veicoli Euro 1 ed Euro 3
Alle preoccupazioni delle associazioni dei categoria si aggiungono le perplessità della consigliera comunale del Partito Democratico Cristina Lodi.

«A Genova la qualità dell’aria è pessima da anni – spiega Lodi – ma il Comune invece che pensare a strategie vere e concrete di diminuzione dell’utilizzo dei veicoli privati attraverso proposte efficaci nel tempo e sostenibili, emette ordinanze che vanno a penalizzare ancora una volta i cittadini.

La limitazione della circolazione di alcune tipologie di autoveicoli e motoveicoli in vigore da marzo rischia infatti di penalizzare i privati, che si troveranno all’improvviso, in un momento di grave crisi economica, impossibilitati a utilizzare i propri mezzi senza però avere delle adeguate alternative per spostarsi in città e, soprattutto, verso la città.
Inoltre, la delibera rischia di mettere in ginocchio anche le piccole attività che posseggono veicoli a uso commerciale Euro 3.
Poco preavviso per consentire a queste persone di organizzarsi e poche risorse a disposizione per fare nuovi investimenti, considerata la difficoltà nel trovare i veicoli, i lunghi tempi di attesa e le perplessità generali sul bando per i finanziamenti, che pretende la rottamazione e l’acquisto di un veicolo nuovo, senza la garanzia che ci siano fondi a sufficienza per tutti.

“In tutti questi anni – spiega la consigliera Lodi – non ci sono mai state misure propositive e costruttive per limitare l’utilizzo dei mezzi privati, penso per esempio a un trasporto pubblico efficiente che serva adeguatamente tutte le zone, anche e soprattutto quelle periferiche; ad alleanze con i sindaci della Città Metropolitana, proponendo una bigliettazione unica che metta insieme linee extraurbane, urbane e ferroviarie. Il miglioramento dell’aria e la riduzione dell’inquinamento avvengono anche attraverso l’aumento e la riqualificazione delle aree verdi, una rete funzionante di sharing mobility e molto altro”.

Perplessità della consigliera di opposizione anche sui reali benefici dei divieti.

“Quali sono gli studi che dimostrano che questa misura andrà a migliorare la qualità dell’aria? – si domanda Lodi – In che modo l’amministrazione intende permettere alla popolazione che si muove dai Comuni limitrofi verso Genova di raggiungere la città? Quali misure intende adottare per permettere alle persone di andare a lavorare senza obbligarle ad acquistare un veicolo nuovo? Ho presentato un’interrogazione urgente per avere delle risposte e per capire se questa ordinanza è davvero il provvedimento giusto o se, forse, è l’ora che vengano attivate vere e proprie politiche di miglioramento della qualità dell’aria, ancora non pervenute in questa città».