panchine distrutte Quinto GenovaGenova – Non c’è pace per i giardini del lungomare di Quinto, eletti a nuova meta della mala-movida dei giovani scacciati dai controlli nel centro storico. Le panchine restaurate da poco tempo sul lato mare sono state nuovamente distrutte e danneggiate da teppisti nonostante telecamere di sorveglianza e controlli.
Molte le segnalazioni alle forze dell’ordine e al Municipio che, ormai demoralizzato, alza le mani e lancia uno “sfogo” sui social, sperando di intercettare i presunti giovani autori della bravata.
A farlo è il presidente del Municipio Levante, Federico Bogliolo che sulla sua pagina Facebook si domanda il motivo di tanta rabbia e frustrazione.

“Vorrei sapere cosa ci trovate di tanto entusiasmante e goliardico – scrive Bogliolo – nel distruggere le panchine che, con tanta fatica, abbiamo restaurato. Possiamo mettere tutte le telecamere e forze dell’ordine che vogliamo ma se manca l’educazione e il senso civico di base non andiamo da nessuna parte”.

Il presidente del Municipio ricorda ai teppisti che le panchine sono di tutti e tutti pagano per tenerle in funzione.

“Ma lo sapete che le avete pagate voi? Con le tasse che pagate? O che pagano molto più probabilmente i vostri genitori?”.

Lo sfogo del presidente Bogliolo è, in fondo, quello di chiunque abbia a che fare con la realtà locale di tutti i giorni: poche risorse, tanta burocrazia e la fatica di mantenere in funzione le cose con la consapevolezza che basta una “pecora nera” per mandare in frantumi il lavoro di mesi e mesi.
Telecamere e controlli, poi, manifestano tutta la loro limitata capacità di arginare i problemi potendo solo intervenire “a posteriori”.

“Non capisco cosa ci sia di bello nel distruggere ciò che e‘ di tutti – prosegue lo sfogo di Bogliolo – E mi viene rabbia. Si mi viene rabbia perché vi assicuro che non è semplice migliorare ciò che e’ al nostro fianco. Non è semplice perché la burocrazia e’ tanta, i soldi sono pochi e le cose da fare troppe. E poi arrivate voi e in una notte distruggete tutto. Fate dell’altro. Divertitevi. Ma piantatela di distruggere la nostra bellissima città.
La prossima svolta svegliatevi alle 5 di mattina e fate qualcosa di buono per il vostro quartiere. Vedrete: vi sentirete meglio che a distruggere panchine”.

Resta la preoccupazione di chi vive nella zona e, come lo scorso anno, “sente arrivare” la bella stagione e con essa la possibilità di nuove feste, nuove risse, nuovi assedi dei giardini di Quinto da parte di frotte di ragazzini interessati a bevute eccessive, consumo di stupefacenti e con tanta rabbia da sfogare verso tutto e tutti. E la consapevolezza che, come dice il presidente del Municipio, telecamere e controlli non servono ad arginare il problema.