Treno Rock PopLiguria – Il nuovo piano tariffario regionale per il trasporto ferroviario offrirà l’abbonamento gratuito o con uno sconto del 50% ad almeno 10mila ragazzi e le famiglie risparmieranno sino a 500 euro l’anno.
Ad annunciarlo il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore ai Trasporti Augusto Sartori dopo le polemiche relative al nuovo piano tariffario per il 2024, in via di approvazione.

“Il nuovo piano tariffario per il trasporto ferroviario in Liguria – ha spiegato Toti – rappresenta qualcosa di assolutamente inedito, mai visto prima. Un piano pensato e strutturato per andare incontro alle esigenze degli studenti, delle famiglie e di coloro che usano il treno tutti i giorni, pendolari lavoratori. Il provvedimento più significativo, è necessario ribadirlo, riguarda appunto gli studenti: dall’anno prossimo tutti gli iscritti a scuola sotto i 19 anni avranno l’abbonamento gratis per la tratta da casa a scuola. Non solo: gli studenti under 26, quelli quindi iscritti all’Università, avranno uno sconto del 50% sull’abbonamento, sempre sulla tratta tra casa e la sede dell’istituto che frequentano. Anche qui, un risparmio per moltissime famiglie che sostengono i nostri giovani nel percorso di studi, un provvedimento che vuole anche contrastare la dispersione scolastica”.

“Per quanto riguarda invece i pendolari, anche qui, il nuovo piano tariffario vuole agevolare il più possibile coloro che si spostano ogni giorno per lavoro: è necessario ricordare che il contratto di servizio prevede aumenti del 4,5% sul costo degli abbonamenti nel 2024, ma grazie al nuovo piano non verranno applicati sugli abbonamenti mensili e annuali. Oltre a questo – precisano Toti e Sartori – dal 1° gennaio raddoppierà il valore del bonus previsto per i pendolari in caso di ritardi e soppressioni, che può essere usato per pagare scontato l’abbonamento del mese successivo, passando dal 10 al 20% del costo dell’abbonamento stesso. Un’impostazione pensata proprio per agevolare chi risiede in Liguria e prende il treno per recarsi al lavoro, all’università o a scuola: un modo non solo per sostenere economicamente, seppur in modo indiretto, le famiglie, ma anche per agevolare la residenzialità nei nostri borghi e nei nostri paesi, e contrastare lo spopolamento dei centri più piccoli”.