Mercato del Carmine

Genova – Pranzi a prezzi “politici” e tavoli con connessione wi-fi per studiare e lavorare in modalità nomade digitale. Il Mercato del Carmine “ci riprova” e dopo i precedenti tentativi di rinascita della struttura tenta l’ennesima trasformazione. Dopo il mercatino di prossimità e delle eccellenze e dopo l’avventura della gastronomia per turisti, la struttura proverà a coinvolgere gli studenti e l’università con la presentazione al pubblico, domani martedì 5 marzo, di un accordo con l’ateneo genovese.
Il “pilastro” dell’accordo prevede sostanzialmente la possibilità, da parte degli studenti, di poter mangiare un piatto o un hamburger ad un prezzo calmierato di circa 5 euro e la possibilità di fermarsi a studiare sui tavoli del mercato, anche nella parte esterna utilizzando la rete wifi e i “supporti” offerti dalla struttura.
Si tenterà insomma di riproporre quello che fece il Berio Cafè nella sede della Biblioteca omonima, in zona via Fieschi.
Il tentativo è quello di far nascere una comunità di studenti che, invece di andare negli spazi delle varie “case dello studente”, ingombre di persone e con carenza di spazi, si possano radunare al Mercato del Carmine con la possibilità di poter contare su una sorta di “servizio mensa” seppur non direttamente gestito dall’Università.
L’obiettivo, ancora una volta, è quello di rilanciare la struttura ristrutturata già diversi anni fa e che, dopo l’abbandono dei banchi con i quali era nato, non ha mai ottenuto brillanti risultati nel tentativo di rilancio.