scontri Genoa Sampdoria via Canevari 24 maggio 2024Genova – Sono già stati individuati gli autori dell’aggressione di due ragazzini di 16 anni, tifosi della Sampdoria, da parte di un gruppetto di teppisti sedicenti tifosi del Genoa. L’aggressione è avvenuta in via Canevari, nel quartiere di San Fruttuoso, poco prima dell’incontro tra Genoa e Bologna al Ferraris.
E proprio lì erano diretti i delinquenti mascherati da tifosi che hanno inseguito i due ragazzini che viaggiavano in scooter e li hanno colpiti con cinghiate e bastonate mandandoli all’ospedale, fortunatamente senza ferite gravi.
Un episodio che dimostra che il fuoco cova sotto la cenere e che la pace tra le frange meno nobili della “tifoseria” delle squadre cittadine ha solo rinviato la resa dei conti e l’atmosfera è ancora surriscaldata dopo gli scontri di piazza Alimonda e il blitz a Staglieno per distruggere un clun della Samp nella zona di piazzale Adriatico.
La polizia ha indagato a tempo di record ed ha individuato molti dei teppisti responsabili dell’aggressione di via Canevari e li ha denunciati in attesa di altre e più rigide decisioni.
Uno di loro è un 60enne già colpito da Daspo e che evidentemente è più incline alla violenza che a seguire sportivamente la propria squadra.
Nessun ricorso – seppure nella possibilità – al cosiddetto “arresto differito”, scelta che sta sollevando ancora polemiche per il “tatto” con cui chi gestisce l’ordine pubblico continua ad affrontare una situazione potenzialmente esplosiva e che potrebbe portare a una resa di conti ben più grave ed estesa rispetto alle azioni solitarie di sbandati più inclini ad usare le mani che il cervello.
Aumenta la perplessità e lo sdegno per il silenzio delle Società per una situazione nella quale sono comunque coinvolte, seppur indirettamente e senza responsabilità dirette.
Cresce anche la preoccupazione e il timore di danni e violenze tra i residenti del quartiere di Marassi dove qualcuno insiste nel voler mantenere uno stadio ormai troppo ingombrante per una città.
Disagi ad ogni partita ed ora il rischio di subire aggressioni e violenze o di vedere le proprie attività o proprietà danneggiate è un prezzo che nessuno intende pagare.