Varese – Un noto avvocato è finito nei guai al termine di un controllo della Guardia di Finanza che avrebbe accertato una presunta omissione nella dichiarazione al Fisco per oltre 1,6 milioni di euro.
Redditi percepiti in sei anni, dal 2008 al 2013, evadendo l’Iva per circa 200 mila euro.
Secondo le accuse l’avvocato, oltre a farsi pagare in nero dai clienti presentando poi dichiarazioni dei redditi irregolari, avrebbe anche violato la normativa antiriciclaggio che vieta versamenti in contanti superiori alla soglia di mille euro.
Sembra infatti che, per evitare di emettere le fatture, l’avvocato si facesse pagare in contanti dimenticando però il limite di versamento di banconote che, probabilmente, lo ha fatto finire nei guai facendo scattare i controlli accurati.
Nel 2012 il professionista non avrebbe presentato alcuna dichiarazione dei redditi ed ora rischia pesanti sanzioni.