Genova – Uno “sconto” sulla tariffa di smaltimento della spazzatura nell’impianto di Saliceto per la rumenta genovese. Nuovo colpo di scena nella querelle sull’emergenza rifiuti in atto nel capoluogo ligure. Con la chiusura della discarica di Scarpino e lo scadere dei contratti per lo smaltimento negli inceneritori di Piemonte e Lombardia, diventa sempre più urgente un accordo per salvare Genova dall’incubo di strade invase dalla spazzatura.
Dopo le polemiche dei giorni scorsi sul costo quasi triplicato dello smaltimento (da 100 euro tonnellata a circa 220) Acam e Amiu potrebbero aver trovato un’intesa con in accordo che prevede un prezzo di favore fissato in 145 euro a tonnellata per la spazzatura proveniente dal capoluogo ligure.
Uno sconto rilevante giustificato da Acam con uno scambio di solidarietà.
Quando Acam era in crisi Amiu l’ha aiutata ed ora che le parti sono invertite è la multiservice spezzina – che è anche indebitata verso Amiu – a contraccambiare.
E se il Comune di Genova si chiama fuori dalla polemica precisando che la scelta è stata indicata dalla Regione Liguria, i sindaci dei comuni spezzini che pagano somme più elevate per conferire i rifiuti all’impianto di Saliceti sono scesi sul sentiero di guerra e proprio non capiscono perchè un piccolo comune debba pagare somme più alte rispetto ad un grande capoluogo come Genova.
La situazione si fa sempre più spinosa e l’emergenza rifiuti che potrebbe colpire Genova proprio durante gli ultimi giorni del 2014 preoccupa sempre di più i genovesi alle prese con bidoni stracolmi e tanta sporcizia in giro.