La Spezia – Si trovava a casa sua, nella villa di famiglia di Lerici l’imprenditore Andrea Calevo, quando venne rapito, il 16 dicembre 2012, per poi venire rinchiuso e incatenato in un vano di uno scantinato di 2 metri e mezzo per 2, umido e buio, in una villetta di Sarzana, fino alla sua liberazione, avvenuta grazie ad un blitz delle forze dell’ordine la mattina del 31 dicembre 2012.
Ed oggi, Pier Luigi Destri, considerato la mente del sequestro, è stato condannato dalla Corte d’Assise della Spezia a 30 anni di reclusione. Assieme a Destri è stato condannato a 4 anni di reclusione Carlo Salvatore Antola, accusato di favoreggiamento personale mentre sono stati assolti Giancarlo Ferrari, accusato di aver cooperato nella gestione del sequestro, e Anna Viti, moglie di Destri. Decretata anche un provvisionale di 270mila euro a favore dell’imprenditore Calevo e della madre.
“Sono contento perchè il nostro sistema giudiziario funziona, nel mio caso e’ stata inflitta una pena esemplare – ha dichiarato Calevo – Ritengo che la sentenza sia giusta perchè Destri non ha mai avuto ripensamenti e si è sempre dichiarato non colpevole. Fino alla fine ha dichiarato addirittura di non sapere che ero in casa sua quando l’ho visto più volte perchè veniva regolarmente a darmi da mangiare”.