Genova – Continua a piovere abbondantemente sullo stadio Luigi Ferraris e il derby rinviato tra Genoa e Sampdoria torna “a rischio”. I gestori dello stadio e i tecnici che osservano con un pò di timore il campo del Ferraris non fanno mistero del pericolo imminente: se piove forte dopo le 16,30 si rischia un nuovo disastro.
Anche oggi non ci sono teloni a proteggere il campo e dopo gli interventi del presidente Preziosi a Radio Anch’io Sport, nei quali ha ribadito che i teloni non avrebbero potuto arrestare il disastro, non si è nemmeno provato ad utilizzarli.
Il campo è pesante e una pausa di appena due giorni dalla pioggia non ha certo riportato il campo alle condizioni minime di sicurezza anti acquazzone.
Se dovesse piovere abbondantemente si tornerebbe alle stesse condizioni di sabato sera quando l’arbitro Rocchi ha prima rinviato l’inizio della partita e poi l’ha rinviata ad oggi.
Le polemiche non mancano: c’è il quartiere che continua a lamentarsi per i disagi che gli incontri di pallone fanno patire ai residenti, c’è la tifoseria inferocita per il posticipo alle 18,30 che limita la partecipazione e c’è chi si domanda a cosa servano i numerosi lavori di ripristino dell’erba del Ferraris, costati centinaia di migliaia di euro, se tanto il campo non è “adeguato”.
La soluzione resta la stessa: spostare altrove lo stadio e ricostruirlo con criteri diversi e più in linea con le esigenze moderne.
“Il tempio non si tocca – sbottano subito i genoani” mentre i sampdoriani, più possibilisti, ricordano i numerosi tentativi fatti dalla Famiglia Garrone per proporre collocazioni alternative. Proposte sempre osteggiate dai cugini e da amministratori forse poco lungimiranti.