Liguria – Sono prevalentemente bambini, tanto che rappresentano il 90% del totale, i beneficiari dei 159 interventi umanitari effettuati a carico della sanità ligure dal 2010 a oggi. Interventi che hanno interessato persone provenienti da zone afflitte da situazioni di grave povertà o territori di guerra.
I pazienti sono arrivati in Liguria da 31 Paesi diversi, principalmente da Kosovo (27 persone), Nigeria (19), Repubblica Democratica del Congo (16), Albania (14), Moldavia (10), Marocco (9) e Palestina e Zimbabwe (8).
Questi dati sono stati diffusi dall’assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo insieme al direttore generale dell’Istituto Gaslini di Genova, Paolo Petralia, e alle principali associazioni di volontariato che si sono occupate di aiuti umanitari in sanità.
Le patologie variano da quelle cardiologiche (cardiopatie congenite) alle malformazioni, dai tumori alle necessità di trapianto di midollo. La stragrande maggioranza dei casi è stata curata dall’Istituto Gaslini mentre gli adulti sono stati presi in carico dall’ospedale San Martino di Genova e dal Santa Corona di Pietra Ligure dove, nelle ultime settimane, sono arrivati anche alcuni soldati feriti nella guerra in Ucraina, segnatati dalle forze armate italiane. La Regione Liguria ha autorizzato 33 interventi nel 2012, 41 nel 2013, 43 nel 2014, per una somma impegnata che ammonta rispettivamente a 1,2 milioni, 883 mila euro e 1,3 milioni per un totale di oltre 3,3 milioni di euro”.