Genova – E’ necessario aprire “un confronto con il Governo sull’economia del mare, più ampio e approfondito rispetto a quello avvenuto a febbraio a Roma, durante gli Stati generali della portualità e logistica, quando il dibattito si è rivelato “di maniera”.
Occorre invece un’iniziativa che metta insieme le opportunità per l’industria italiana, un nuovo disegno nazionale sulla logistica e sulla portualità, anche alla luce di quanto sta avvenendo in queste ore in Ucina”. Così l’assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria, Raffaella Paita, intervenuta oggi all’assemblea degli spedizionieri a Palazzo San Giorgio, a Genova.
Agli spedizionieri l’assessore ha espresso il proprio apprezzamento per aver realizzato un progetto di sistema che è un esempio. Paita ha poi affrontato il tema della riforma portuale.
Secondo Paita “nel caso in cui il Governo stabilisse, seguendo il modello spagnolo, di costituire un soggetto di coordinamento e programmazione della portualità italiana per favorire lo sviluppo e cancellare gli sprechi, la sede ideale per ospitare questa struttura può e deve essere Genova, anche con il sostegno della Regione Liguria, che deve impegnarsi per agevolare l’insediamento di questa realtà. Sulla portualità le Regioni chiedono piu’ competenze, che oggi sono limitate”.
“Le Regioni – ha aggiunto Paita – possono contribuire molto, velocizzando e semplificando però le procedure per l’approvazione dei piani regolatori portuali oggi soggetti a valutazione ambientale strategica, a concentrare le future risorse europee su progetti innovativi. Penso, per esempio, al tema dell’elaborazione dei dati per la sicurezza delle manovre delle grandi navi, su come dotare i nostri corpi piloti di un simulatore come quello che hanno in dotazione i loro colleghi francesi, ma anche per studiare l’influenza dei mutamenti climatici. Basti pensare, facendo un altro esempio, alle condizioni di vento che quest’anno hanno influito in modo pesante sulle operazioni portuali”.
Raffaella Paita ha poi affrontato il nodo delle infrastrutture essenziali per la crescita dell’economia del mare: “chi è contro le infrastrutture – ha affermato – è contro il porto e il lavoro. Su questo tema dobbiamo proseguire con tenacia – ha concluso – l’impegno per il completamento del nostro assetto infrastrutturale e dei collegamenti”.