Neirone – Si è risvegliata dal coma e ricorda ogni cosa. Verrà ascoltata al più presto possibile Maria Satera, la badante di 56 anni trovata in un lago di sangue nell’abitazione dell’anziano che accudiva a Neirone, nell’entroterra ligure.
La donna ha già parlato con i carabinieri ma solo per pochi minuti e per verificare le sue condizioni di salute.
I militari hanno potuto valutare la sua capacità di rispondere e le sue condizioni di salute che sono in netto miglioramento dopo la presunta aggressione che avrebbe potuto ucciderla.
Nelle prossime ore, quindi, il magistrato che indaga sull’episodio potrebbe far visita alla donna in ospedale per raccogliere la sua deposizione e chiarire una volta per tutte cosa accadde il 22 marzo scorso nell’abitazione di Cravaria, frazione di Neirone.
La donna era stata trovata a terra, colpita alla testa da un corpo contundente che le aveva sfondato il cranio. Una ferita che avrebbe potuto ucciderla se l’intervento dei medici non fosse avvenuto in fretta.
A trovare la donna ferita e a chiamare i soccorsi è stato Giuseppe Bacigalupo, l’anziano 81enne che la donna accudiva dopo una caduta in casa che lo aveva ridotto a spostarsi a malapena usando il bastone.
L’uomo risulta essere l’unico indagato per quella che, secondo gli inquirenti, è stata un’aggressione ma il pensionato ha sempre respinto le accuse sostenendo di essere innocente e che la donna potrebbe essersi inferta da sola le ferite per il dolore della morte del marito.
Ora il racconto della donna potrà chiarire cosa è realmente avvenuto e dare una svolta decisiva alle indagini.