Sydney (Australia) – Contributi statali cancellati alle famiglie che decidono di non far vaccinare i loro figli. L’Australia è il primo paese al mondo a varare una legge specifica per frenare la “moda” dei genitori che preferiscono non sottoporre i figli alle vaccinazioni contro le principali malattie nel timore che possano contrarre malattie come l’autismo. Dopo ingenti spese per campagne di informazione che spiegano che non esistono rilevanze scientifiche sull collegamento autismo-vaccinazioni, l’Australia ha deciso di passare alle “vie di fatto” punendo letteralmente i genitori che scelgono di non sottoporre i figli alle vaccinazioni.
La nuova legge prevede infatti che solo i fedeli cristiani scientisti (un migliaio di fedeli tutto il continente) siano esentati dall’obbligo di legge e che vengano tagliati i contributi statali alle famiglie che non accettano le regole della convivenza comune.
La misura entrerà in vigore nel 2016 e ha già fatto scalpore in patria e nel mondo, dove il movimento anti-vaccini sta conquistando adepti pur in assenza di dati scientifici che confortino le scelte. Per contro l’organizzazione mondiale della Sanità ha emesso diversi avvisi di raccomandazione poichè se cresce il numero delle persone non vaccinate, cresce anche il pericolo di diffusione di malattie un tempo debellate e che possono tornare a colpire in forme rafforzate e pericolosissime.
Per correre ai ripari il Governo australiano è pronto a togliere aiuti alle famiglie che possono arrivare a 8mila dollari australiani all’anno.