Genova – Incroceranno le braccia per due giorni i lavoratori di Genova Reti Gas che chiedono lo sblocco di una trattativa difficile con l’azienda per la delicata fase della ristrutturazione aziendale.
I dipendenti in sciopero lamentano la scarsa enzione sui lavori concessi in appalto e quindi una bassa qualità delle opere eseguite, a volte anche eseguiti da persone esterne non qualificate.
Denunciano la mancanza di risposte concrete alle problematiche di lavoro esposte ai tavoli di trattativa che portano ad avere sempre più una carenza di personale studiata ad arte per poter appaltare all’esterno le lavorazioni, spesso con costi più elevati e la mancanza di una organizzazione più fluida e che contenga gli sprechi, diminuendo così i costi alla cittadinanza.
Le rappresentanze sindali scrivono in una nota che “le problematiche operative determinate dalla carenza di personale unitamente alle politiche di Iren S.p.A., che hanno messo in capo ad Iren Emilia il coordinamento di tutte le attività gas del Gruppo, stanno determinando una preoccupante perdita di potere della parte genovese, che potrebbe tradursi in un calo degli investimenti sul territorio, a scapito della sicurezza, ed in riduzione dei livelli occupazionali”.