Bari – Il giallo della sospensione degli inviati pugliesi di Striscia la Notizia Fabio e Mingo potrebbe essere vicino alla soluzione. Fino a ieri l’ipotesi più accreditata era quella del servizio ‘sbagliato’ sulla Asl di Pescara, poi addirittura qualcuno aveva parlato di dissidi tra la moglie di Mingo e la produzione, oggi però sembra farsi largo un nuovo retroscena, che, a quanto pare, sarebbe il più vicino alla realtà.
Sembrerebbe infatti che la causa reale che ha portato all’allontanamento del duo dal programma sia da ricercarsi in “rapporti professionali extra Striscia” intrattenuti in particolare da uno dei due. Fabio e Mingo quindi, secondo la produzione del tg satirico, avrebbero “un secondo lavoro” che non sarebbe propriamente in linea con l’etica della trasmissione di Antonio Ricci.
Aveva destato sgomento e perplessità l’annuncio fatto dal Gabibbo la scorsa settimana, annuncio con il quale la mascotte rossa del tg satirico informava che gli inviati pugliesi Fabio e Mingo erano stati sospesi dal programma. “Cari telespettatori – ha annunciato il Gabibbo verso la fine della puntata – abbiamo ricevuto una segnalazione che può mettere in discussione il rapporto di fiducia con la redazione pugliese di Fabio e Mingo. Da subito sono sospesi da inviati. Quando tutto sarà chiaro vi faremo sapere. Qui siamo a Striscia, mica a MasterChef”. Subito si era pensato che la causa della sospensione, che rischia di diventare definitiva, dei due inviati fosse un fatale errore in un servizio sulla Asl di Pescara andato in onda recentemente, che parlava di un immobile comprato dalla stessa Asl ad un prezzo esageratamente superiore a quello di mercato e pagato naturalmente con soldi pubblici. L’accusa era quella di avere pagato il palazzo 2.800.000 Euro, mentre solo nel 2012 era costato ad un imprenditore 900.000 Euro. Purtroppo però, le immagini che erano state mandate in onda nel servizio, sarebbero state quelle dell’edificio sbagliato. Fabio e Mingo avevano infatti mostrato un capannone abbandonato, un vecchio supermercato chiuso da tempo, indicandolo come immobile acquistato dall’Azienda Sanitaria Locale. Lo stabile in questione però non era quello, bensì un altro che vi si trova proprio dietro. Per questo la Asl di Pescara Claudio aveva depositato una querela e il direttore D’Amario denunciato Striscia per diffamazione.
Mingo alias Domenico De Pasquale, classe 1966, attore barese che realizza servizi contro degrado, sprechi e malaffare in Puglia e dintorni, in coppia con Fabio De Nunzio, brindisino, classe 1965, è uno degli inviati “storici” di Striscia, visto che collabora con il programma fin dal 1997. In questi anni la coppia di inviati speciali ha consegnato anche centinaia di “provoloni cult”, versione pugliese dei tapiri, ai protagonisti di gaffe o di vicende che hanno colpito l’immaginario nazionale.
La decisione di “Striscia la notizia” di sospendere gli inviati Fabio & Mingo per un presunto errore commesso durante un servizio televisivo sarebbe dovuta avvenire fin dal loro esordio, nel 1997, quando si notಠsubito che erano un rifacimento del famoso duo di attori americani Jay & silent Bob, in azione dal 1994. La segnalazione è di Osservatorio Antiplagio, che evidenzia anche le principali concordanze tra le due coppie di artisti. Sia Jay & silent Bob, che Fabio & Mingo prevedono che uno parli e l’altro stia zitto; che uno sia smilzo e l’altro corpulento; che uno rimanga in primo piano e l’altro sempre dietro. E in entrambi i casi il pi๠robusto indossa un cappellino da baseball con la visiera al contrario. Per una trasmissione avvezza a smascherare i taroccamenti altrui, Fabio & Mingo non sono proprio un esempio di originalità .
(fonte Osservatorio Antiplagio)