Genova – Sciopero con presidio per i Vigili del Fuoco che protestano contro i tagli alla spesa che si ripercuotono sul servizio di emergenza ma anche per i mezzi antiquati e per il personale che “invecchia” senza essere sostituito o integrato con nuove assunzioni.
I pompieri incroceranno le braccia – pur garantendo i servizi di emergenza – dalle 9.00 alle 13.00 per gli operativi e per l’intera giornata per gli amministrativi.
Presidi sono stati organizzati in diverse città per informare i cittadini su quanto sta avvenendo alle loro spalle.
I vigili del fuoco hanno chiesto più volte al presidente del Consiglio, Matteo Renzi di essere ascoltati ma, sino ad ora, con poco successo.
Questo è il messaggio che i vigili del fuoco intendono inviare al governo Renzi all’apertura di Expo 2015, perché non sono disposti a lavorare sottopagati (7,30 Euro lordi l’ora), per quella che definiscono “la più grande macchina di sfruttamento e precariato nel Paese, a cui vengono chiamati fuori dall’orario di lavoro da tutti comandi d’Italia per mettere in scena un’efficienza che nella realtà non esiste”.
Da anni i Vigili del Fuoco sono in piazza per denunciare il calo dello standard qualitativo del soccorso.
“A furia di tagli ci ritroviamo con automezzi vetusti e personale anziano – i più vecchi d’Europa, secondo lo stesso Dipartimento dei Vigili del Fuoco presso il Ministero degli Interni – senza contratto di lavoro dal 2008, con caserme che cadono a pezzi e, dopo l’accordo con i sindacati, con distaccamenti ridotti a presìdi ed impossibilitati a provvedere al soccorso alla popolazione, mentre altri, ritenuti inutili, vengono eliminati. Con la conseguenza che i tempi di intervento si allungano sempre più e, in caso di due richieste concomitanti, ci si trova nella assurda condizione di dover decidere chi salvare e chi no.
Senza mezzi, senza uomini e senza sedi di servizio: queste sono le riforme del governo Renzi. Questo sciopero è la prima risposta a questo Governo, ad un ministro dell’Interno che si aggira come un’ombra invisibile, ed al suo sottosegretario con delega ai Vigili del Fuoco, espressione del partito di maggioranza vacuo e senza progetti in merito, impegnato solo a gestire la liquidazione del soccorso nel Paese.
Con questo sciopero i Vigili del Fuoco vogliono ricordare a questo governo che è suo obbligo garantire il soccorso alla popolazione. Non partecipare a posteriori alle tragedie, con parole di circostanza o interventi tampone, in un Paese che frana ad ogni pioggia e dove la grande cementificazione verrà ulteriormente incentivata dallo “Sblocca Italia”.