Roma capitale d’Italia anche per i furti e i borseggi, che negli ultimi 3 anni sarebbero aumentati addirittura del 75%. Ma non solo, perché secondo gli ultimi dati del Censis Roma si aggiudica anche il poco ambito primato di prima piazza per lo spaccio di droga con un altrettanto impressionante incremento del 43%.
Il primo numero del diario “Roma verso il Giubileo” redatto dal Censis, con l’obiettivo di cogliere i principali temi nell’agenda cittadina in vista dell’Anno Santo parla infatti chiaro: nella Capitale cresce l’insicurezza. La mappa della paura si articola tra piazza Vittorio Veneto e i dintorni delle stazioni Termini, Tiburtina e Ostiense. Anche se è l’Esquilino a conquistare la palma dell’insicurezza. Solo l’8% dei romani pensa che i vigili siano pienamente efficienti. E in vista del Giubileo il 43% ha paura del terrorismo internazionale, che spaventerebbe i romani più della crisi economica internazionale (39%), dei rischi climatici che potrebbero causare catastrofi naturali (34,8%), delle guerre legate alle diversità religiose e culturali (26,7%), della perdita di competitività della città (21%), delle ondate migratorie provenienti dai Paesi poveri o dai teatri di guerra (19,9%), del ritorno di malattie un tempo debellate o endemiche (15,5%).