Cannes – “E’ un melodramma contemporaneo che integra le molte scene d’amore e oltrepassa il crinale ridicolo che fa che un film normale non possa mai mostrare delle sequenze troppo erotiche nonostante il fatto che tutti adorano fare l’amore”. Così il regista argentino trapiantato in Francia Gaspar Noè descrive il suo ultimo film intitolato semplicemente “love”, ovvero “amore”. Ed effettivamente questa pellicola presentata oggi al Festival del Cinema di Cannes analizza l’amore, anche se nel suo lato più hard, più erotico, più carnale. Al punto che, al termine della proiezione per la stampa di stamattina, al termine della quale “Love” è stato sonoramente fischiato e salutato da “buuuuu” corali, in molti lo hanno definito addirittura “porno”.
Per l’atteso film ad alto contenuto erotico che ha creato file di 3000 persone ieri notte, alla prima proiezione stampa e altrettante file stamani, l’accoglienza non è stata quindi delle migliori, tra dissensi e proteste, nonostante Gaspar Noè, che ha definito la sua pellicola “un film sul sesso con amore”, abbia dato il meglio di sé in quanto a corpi nudi, amplessi, masturbazioni, eiaculazioni, sesso orale, dark room, sesso con trans, e perfino complesse immagini di una penetrazione vista dall’interno, come una colonscopia, e immagini in primo piano del pene sempre eretto del protagonista. Non mancano nemmeno le droghe: oppio, cocaina, marijuana ed ecstasy. A tutto questo si aggiunga che il regista ha voluto il 3D perché non sfuggisse alcun particolare. La tesi del film ha però un suo sapore filosofico perché Murphy (Karl Glusman), giovane innamorato di una sua ex che è sparita, teorizza a più non posso che il sesso senza amore non è mai davvero completo e non dà vera felicità. Così nel film tante scene di flashback tra Murphy e la sua amata Elettra (Aomi Buyock), sì sesso a tutto spiano ripreso con estetiche e caravaggesche immagini, ma anche tanti: “ti amo”, “non mi lasciare mai” e “non ti voglio perdere”.