Roma – “Vi invito tutti a chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono la porta a questa gente che cerca vita, una famiglia, che cerca di essere custodita”. E’ stato questo l’invito rivolto ai fedeli da Papa Francesco, durante il suo discorso pronunciato ‘a braccio’ questa mattina in Vaticano, in occasione dell’udienza generale del mercoledì, a tre giorni dalla giornata mondiale del rifugiato, promossa dall’Onu.
Da Piazza San Pietro il Santo Padre ha ricordato i tanti che cercano “rifugio lontano dalla loro terra” e “una casa dove poter vivere senza timore, perché siano sempre rispettati la loro dignità”, e ha incoraggiato “l’opera di quanti portano loro un aiuto” e auspicato che “la comunità internazionale agisca in maniera concorde e efficace per prevenire le cause delle migrazioni forzate”.
Ma dopo l’ultimo appello del Pontefice ecco arrivare pronta e puntuale la risposta del leader della Lega Nord Matteo Salvini, che si è sentito evidentemente chiamato in causa. “Il problema è che il rifugiato vero ha tutto il diritto essere accolto, ma i rifugiati veri sono un quarto di quelli che arrivano”, ha dichiarato Salvini, che chiede: “Quanti rifugiati ci sono in Vaticano?”. E poi aggiunge: “Sono curioso di vedere se a Torino incontrerà qualche sfrattato torinese. Il Papa mi piaceva, ora boh. Diciamo con rispetto il Papa, ma non abbiamo bisogno di essere perdonati, pecchiamo come tutti, ma ci sentiamo buoni e generosi più di altri pseudo cattolici che dicono c’è posto per tutto il mondo”.