Milano – Una tassa “europea” sui condizionatori d’aria. La notizia del nuovo balzello imposto dall’Unione Europea ha fatto immediatamente il giro del Web tradendo anche il leader della Lega Nord, Matteo Salvini che l’ha rilanciata sul profilo Twitter scatenando un “caso” ma si tratta di una bufala.
La tassa esiste e verrà presto introdotta ma non riguarderà indistintamente tutti i condizionatori ma solo gli impianti più grandi, quelli, per itendersi, che servono a raffreddare o riscaldare locali più grandi di 160 metri quadri.
Nessuna tassa, quindi, sui piccoli condizionatori di casa, quelli che in questi giorni “fanno la differenza” per molte famiglie alle prese con il caldo torrido dell’estate.
La notizia ha rapidamente fatto il giro del Web passando di Social in Social, con sequenze di insulti e improperi rivolti verso l’Europa.
Qualcuno si era anche spinto a sofisticate analisi economiche arrivando a teorizzare una tassa “ad hoc” per i paesi mediterranei, più indisciplinati e dunque invisi ai Paesi nordici, più disciplinati e con i conti in ordine.
Fortunatamente la bufala è stata smascherata e, a meno di grandi impianti da oltre 12 kw, nessuna famiglia italiana pagherà per avere fresco in casa.
Diverso discorso riguarda, invece, l’obbligo di far verificare gli impianti come già avviene per le calderine. In questo caso sono i Comuni e le Province ad aver imposto le gabelle.