Commercianti inferociti per i divieti per il Derby
Commercianti inferociti per i divieti per il Derby

Genova – Divieti di sosta per 30 ore e blocchi di intere strade per il Derby Genoa-Sampdoria nel primo giorno dei Saldi. I commercianti di Marassi e zone limitrofe scendono sul sentiero di guerra dopo la notizia dei divieti, imposti dal Comune di Genova, che rischiano di causare danni ingenti alle vendite nel quartiere nel primo giorno di saldi.
Provvedimenti che penalizzano in maniera insopportabile il quartiere e i suoi residenti, costretti a spostare le auto e a limitare i propri spostamenti per una partita di pallone, ma anche per i commercianti che vedranno inevitabilmente diminuire i clienti in grado di raggiungere i negozi per la carenza di parcheggi.
Ilaria Natoli, Presidente Consulta dei CIV Ascom Confcommercio:

Abbiamo appreso solo dalla stampa e dalle notizie pervenuteci dal territorio – denuncia Ilaria Natoli, presidente della Consulta dei Civ di Ascom Confcommercio – che ci sarebbe un’ordinanza che prevede il divieto di sosta nella zona Marassi per oltre 30 ore in relazione al prossimo Derby quindi dalle 14 di oggi fino alla tarda serata di domani. Siamo esterrefatti da tale notizia che, se confermata, avrebbe evidenti ricadute negative sul territorio sia per quanto concerne le attività commerciali sia per i disagi arrecati alla cittadinanza. Non riusciamo a comprendere la motivazione in termini di sicurezza che possa giustificare un’interdizione così lunga della sosta rispetto a quanto invece accade normalmente per le altre partite. La nostra Associazione è sempre disposta a sedersi ad un tavolo e valutare con l’Amministrazione soluzioni che tengano insieme le esigenze di tutti. In questo caso ci è stata proprio negata l’opportunità di essere informati e quindi di discuterne.”

Umberto Solferino, referente di zona della Consulta dei CIV Ascom Confcommercio e Presidente del CIV Corso Sardegna:

Pensiamo che il Derby, come lo stadio in sé e le manifestazioni sportive che ospita, rappresenti una grande opportunità di festa per la città ed il territorio – spiega Umberto Solferino, referente di zona per la Consulta dei Civ Ascom Confcommercio e presidente del Civ Corso Sardegna – L’Amministrazione comunale sapeva che il derby sarebbe caduto in una giornata di ponte, e primo giorno di saldi invernali, pertanto avrebbe dovuto organizzare o programmare il servizio in maniera da arrecare meno danni possibili al territorio. Ogni volta ci troviamo ad essere bypassati dal Comune nonostante ci sia anche un nuovo specifico protocollo di intesa che prevede proprio il coinvolgimento delle Associazioni di categoria rispetto alle decisioni che riguardano i quartieri. Chiediamo all’Amministrazione di ritornare sui propri passi e garantire l’accessibilità al quartiere fino alle consuete 8 ore prima della partita.”

Dopo esserci seduti proprio nei giorni scorsi ad un tavolo con l’Amministrazione relativo alle agevolazioni per la sosta nei giorni di inizio dei saldi, questa notizia ci arriva come una vera e propria doccia fredda – aggiunge Gianni Prazzoli, presidente Federmoda Ascom Confcommercio Genova – Ci chiediamo come si possa pensare che in un giorno così importante per il piccolo commercio, come l’inizio dei saldi invernali, si possa agire senza tenere in minima considerazione le esigenze dei cittadini e degli operatori di un importante quartiere genovese come Marassi ancora ricco, per fortuna, di innumerevoli attività commerciali.”

Si tratta nei fatti di una sorta di vero e proprio ostacolo ingiustificato allo sviluppo delle normali attività di un quartiere che con lo stadio è sempre riuscito a convivere facendone, oltreché la sua caratteristica, una delle sue importanti fonti di economia – aggiunge ancora Roberto Macconi, presidente Civ Stadium – Le vie di Marassi e consigliere Federmoda Ascom Confcommercio – Proprio nel giorno in cui le nostre attività, dopo aver subito negli ultimi anni ben due disastrosi eventi alluvionali, potevano sperare in una boccata di ossigeno, ci vediamo arrivare tra capo e collo una sorta di preclusione nei fatti alla mobilità nel quartiere e alla accessibilità del tessuto commerciale della zona.”