Prolungamento Porto di Prà Voltri
Prolungamento Porto di Prà Voltri

Genova – “Il progetto per il Porto di Voltri-Prà non convince ed è contraddittorio. Prima vengano le opere di mitigazione e compensazione”. E’ il commento di Gianni Pastorino, consigliere regionale di Rete a Sinistra, sul Piano Regolatore Portuale discusso ieri pomeriggio in Commissione regionale.
All’incontro era presente il presidente del Municipio VII Ponente, Mauro Avvenente e i rappresentanti dell’Autorità Portuale. Era invece assente, invece, il Comune di Genova.

Nel corso della discussione è emersa subito la complessità del nuovo piano regolatore portuale – dichiara il consigliere di Rete a Sinistra Gianni Pastorinoma soprattutto, grazie alle domande di alcuni consiglieri, sono emerse varie contraddizioni circa l’ampliamento verso Voltri della diga foranea e il conseguente riempimento di circa 325.000 metri quadri, previsto nella stessa area».

Nel corso della discussione i dubbi non si diradano, la proposta non convince Rete a Sinistra (oltre a migliaia di Voltresi e Praini).

Al momento questo progetto è improponibile, perché richiederebbe di sacrificare completamente il litorale voltrese – ha aggiunto Pastorino – Un’idea che si pone in netto contrasto con l’iniziativa di riqualificazione promossa durante gli ultimi anni. I cittadini del ponente hanno già pagato a sufficienza l’impatto del porto di Pra-Voltri: è ora necessario che il piano regolatore portuale preveda, prioritariamente, opere di mitigazione e di compensazione“.

“La zona ha urgenza di tre realizzazioni – ricorda Pastorino – il prolungamento del canale di calma verso ponente, il completamento dell’elettrificazione degli impianti nel porto di Voltri, l’ampliamento delle dune (per cui l’Autorità Portuale ha già stanziato 15 milioni di Euro)“.

Come Rete a Sinistra – prosegue il consigliere regionale – siamo assolutamente d’accordo che si possa prefigurare lo sviluppo del porto di Voltri: bisogna trovare una soluzione per consentire l’attracco delle navi portacontenitori da 20.000 teus ma tutto ciò non può essere fatto in dispregio delle popolazioni, annullando ancora una volta il territorio“.