Scuole vietate a chi non si vaccina

La Spezia – A causa dell’emergenza meningite in Toscana e di una disposizione del Ministero della Salute dello scorso 1 marzo, l’Asl 5 di La Spezia si impegna a fornire una profilassi specifica ai propri assistiti che si recano in Toscana per periodi lunghi e continuativi. Con una circolare, la stessa Asl 5 ha però comunicato di non ritenere necessario fornire lo stesso trattamento per chi dovesse recarsi in Toscana per periodi brevi.

“Asl 5 informa che, sia per la meningite di tipo B che quella di tipo C, la situazione epidemiologica locale continua a non mostrare segnali diversi dall’andamento ligure – si legge nel comunicato – tutto ciò evidenzia che non sussiste alcun motivo per intraprendere profilassi differenti dal Calendario Ligure Vaccinale 2015”. La Regione Toscana offre la vaccinazione gratuita contro il Meningococco C agli studenti fuori sede che studiano presso le Università del territorio previa presentazione di un documento di iscrizione valido per l’anno in corso e a quanti si trovino lì per motivi di lavoro o altre cause per periodi prolungati, previa presentazione della documentazione che attesti la presenza  continuativa della persona, sul territorio toscano.

L’Asl 5 offre gratuitamente il vaccino monovalente per gli studenti fuori sede, con le stesse modalità della Regione Toscana. Lo stesso vaccino (gratuito per tutti fino ai 20 anni) prevede un costo di 9,00 per la fascia d’età tra i 20 e i 45 anni, e di 19,00 euro per le fasce successive. Le scorte di vaccino tetravalente di Asl 5, invece, “vanno destinate primariamente alle necessità del Calendario Vaccinale Ligure”.

“Per completezza informativa – si legge infine nella nota – si  precisa che alla luce dei dati epidemiologici la vaccinazione contro il Meningococco B non va eseguita a tappeto su tutta la popolazione pediatrica, ma limitata ai neonati, come previsto dal Calendario Vaccinale Ligure, in quanto la fascia di età più colpita è sicuramente quella da 0 a 12 mesi (con un picco a 5 mesi di vita) a causa dell’immunodeficienza fisiologica dei piccoli pazienti. La vaccinazione va estesa, nelle altre fasce di età, ai bambini che presentano le condizioni di rischio specificate dall’Istituto Superiore di Sanità, in quanto affetti da particolari patologie”.