Vigili del Fuoco
Vigili del Fuoco

Genova – Ancora una grossa tubazione dell’acquedotto che si rompe nel capoluogo ligure ed ancora strade allagate e ancora disagi per i residenti rimasti senz’acqua.
E’ l’ottavo caso in meno di tre settimane e il secondo nella zona di Borzoli.
La grossa tubazione ha ceduto e la pressione dell’acqua ha letteralmente sollevato l’asfalto dando origine ad una sorta di fontana.
L’acqua ha invaso la strada e poi ha raggiunto garage e scantinati provocando ulteriori danni.
Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco ed i tecnici di Iren e Mediterranea delle Acque che hanno subito bloccato le condotte lasciando però senz’acqua tutta la zona.
I lavori per il ripristino della condotta sono già iniziati ma i tecnici prevedono che il quartiere resterà senza acqua almeno sino al tardo pomeriggio di oggi e si pensa ad un servizio di autocisterne per limitare i disagi.
Scoppiano però le polemiche visto che la rottura è l’ultima di una lunga serie iniziata a fine giugno nella zona della stazione di Principe.
Otto tubazioni rotte in meno di tre settimane non possono essere un semplice caso e ci si domanda cosa stia succedendo nel sottosuolo genovese.
C’è chi punta il dito sull’età delle tubazioni, in gran parte istallate negli anni 50 e mai sostituite e chi, invece, parla di problema tecnico dovuto al fatto che le tubazioni sono di ghisa, materiale di lunghissima durata ma di straordinaria delicatezza nel caso di sbalzi improvvisi di pressione.
In pratica, se un tubo in ghisa riceve un abbassamento della pressione e poi un improvviso aumento, può andare in frantumi come se fosse di vetro.
A provocare le rotture potrebbe essere la catena di guasti, con improvvisi cali e successivi nuovi aumenti di pressione ma c’è chi punta il dito anche contro i recenti lavori messi a punto per mettere in collegamento le varie reti dell’acquedotto per evitare eventuali blocchi.
Il sistema di “travaso”, in caso di rotture come quelle avvenute, potrebbe aver messo in condizioni di stress l’intero circuito con effetti a catena.
I guasti, insomma, potrebbero non essere che un inizio di problemi ancora maggiori.