Roma – Partirà quest’oggi la discussione alla Camera dei Deputati sul disegno di legge presentato dal senatore Benedetto Della Vedova (Gruppo Misto, ndr) per promuovere la legalizzazione della cannabis, favorirne l’uso privato e quello terapeutico e permetterne l’uscita graduale dalle piazze di spaccio, favorendo anche lo Stato italiano con l’ipotesi di un monopolio simile a quello già in vigore sulle sigarette.
La discussione parlamentare troverà però subito un ostacolo che già denota la futura bagarre nelle aule di Montecitorio . Sono infatti 1700 gli emendamenti presentati dagli oppositori del provvedimento per rallentare l’iter parlamentare e permettere che il disegno di legge non passi così come è stato presentato, con la discussione e l’eventuale approvazione del ddl destinate a slittare al prossimo settembre.
Il testo prevederebbe infatti il riconoscimento nella legalità del possesso di al massimo 5 grammi di cannabis ad uso personale, con una quantità di stupefacente che sale a 15 grammi se l’uso che se ne fa risulta domestico e non pubblico.
All’interno del provvedimento, oltre alla proposta di fare delle sostanze stupefacenti e dei derivati della cannabis un monopolio di Stato, sono poi importanti i passaggi che hanno a che fare con l’ipotesi di un incremento della quantità di sostanza che è possibile assumere per chi ne faccia uso terapeutico, così come quello che garantisce la possibilità di radunarsi in appositi locali dove sia permesso fumare cannabis.