GENOVA – “Il piano operativo straordinario per fronteggiare il picco influenzale anticipato sta funzionando. In quattro giorni sono stati 2.600 i cittadini che si sono presentati nei Pronto soccorso e nei Punti di primo intervento dell’area metropolitana genovese e 1.300 presi in carico dalla medicina territoriale: 1.150 dalla guardia medica potenziata sul territorio e 138 dagli ambulatori rimasti aperti in via straordinaria durante il fine settimana. In totale sono state visitate quindi circa 4mila persone e la presa a carico dei pazienti è stata effettuata in modo adeguato nonostante i picchi negli accessi come quelli avvenuti questa mattina al Pronto soccorso San Martino di Genova dove sono arrivate 17 ambulanze in contemporanea: in circa 40 minuti tutti i pazienti trasportati sono stati presi in carico all’interno dell’ospedale”. Lo dichiara la vicepresidente e assessore regionale alla Salute Sonia Viale che traccia un primo bilancio dell’attività di ricovero e accesso nei Ps e Ppi nell’area metropolitana di Genova – Asl 3 e Asl 4 – dopo l’avvio, il 5 gennaio, del Piano operativo straordinario per la gestione delle attività di ricovero e accesso ai Ps nei casi di iperflusso in concomitanza con i picchi influenzali, arrivati quest’anno sul territorio ligure con un anticipo di circa 15 giorni. “La risposta – continua la vicepresidente Viale – è stata utile e adeguata grazie alle misure attivate dall’assessorato alla Salute e da A.li.sa. in particolare attraverso le visite domiciliari della guardia medica e dell’apertura di alcuni studi medici sul territorio nella giornata di sabato. Le polemiche sollevate dal Pd sono frutto di un riflesso condizionato e pretestuoso e creano un allarmismo ingiustificato tra i cittadini. Dalla lettura dei numeri risulta una situazione profondamente diversa. Certamente le difficoltà ci sono state e dipendono, come abbiamo già detto, da un picco influenzale anticipato e imprevedibile a detta degli esperti. I numeri però dimostrano che le contromisure adottate per gestire l’emergenza hanno funzionato e hanno contribuito a diminuire il fisiologico disagio che in occasioni di tali eventi si genera inevitabilmente tra i cittadini colpiti da virus influenzale”.