Polizia
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Genova – E’ caccia al teppista, nel centro storico genovese, per identificare l’autore del raid vandalico che ha deturpato lo scalone in marmo di palazzo Boggiano Gavotti in via San Lorenzo. L’edificio seicentesco ha subito danni rilevanti perchè l’autore della bravata (o della vendetta?) avrebbe usato vernice indelebile per imbrattare le scalinate con una serie di strisce rosse, scritte e disegni dal significato ancora al vaglio degli inquirenti.
La persona che ha colpito nella notte tra mercoledì e giovedì, però, potrebbe aver commesso un errore che potrebbe condurre gli investigatori a risalire velocemente alla sua identità: nell’atrio del palazzo, infatti, proprio per garantire la sicurezza, erano state installate alcune telecamere di sorveglianza.
Gli apparecchi erano stati “spostati” da ignoti – forse lo stesso teppista che ha poi colpito – ma almeno una era stata riposizionata e potrebbe aver ripreso la scena e le immagini del circuito di sorveglianza potrebbero fornire elementi utili alle indagini.
Al momento è noto solo l’orario del raid teppistico, intorno alle 2,30. A quell’ora, infatti, un movimento nell’atrio del palazzo ha fatto partire la registrazione delle telecamere.
Se individuato, l’autore del gesto rischia grosso, soprattutto se i proprietari del palazzo chiederanno il risarcimento dei danni. Ripristinare la scalinata all’antico splendore potrebbe costare decine di migliaia di euro.
Gli investigatori stanno anche ascoltando i residenti del palazzo per cercare di scoprire chi potrebbe aver avuto una “motivazione” per compiere un gesto simile.
Il raid, infatti, potrebbe non essere un evento “casuale” ma piuttosto una vendetta o una “ripicca” per qualche episodio privato.