Genova – I massaggi tantra erano solo una scusa per coprire una casa chiusa all’interno della quale si esercitava la prostituzione offrendo prestazioni sessuali a pagamento.

Per questo il sostituto procuratore Federico Manotti ha chiesto la condanna a sei anni di carcere per il “guru” del centro, accusato di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione.

L’uomo, originario di Livorno, era il direttore di un centro specualizzato in “massaggi tantrici” e  secondo le accuse avrebbe spiegato ad alcuni soci genovesi come organizzare il centro di via Lanfranconi, nel centro di Genova.
La struttura, secondo l’ipotesi investigativa, sarebbe stata in realtà una copertura di un giro di prestazioni sessuali a pagamento.
Per gli inquirenti, nel centro lavoravano una decina di ragazze, tutte italiane, pagate per praticare prestazioni sessuali attraverso i massaggi tantra ad un prezzo che oscillava tra i 130 ed i 150 euro per un ora di trattamento.

Per il fatto erano già state condannate la presidente e la vice del centro genovese, a due anni e otto mesi, condannato anche uno dei soci e la segretaria del centro a due anni di reclusione.
Sarebbero state proprio loro a raccogliere i consigli del “guru” riguardo alle modalità di costituzione dell’associazione. Proprio lui si sarebbe occupato, inoltre, di pubblicizzare il centro attraverso inserzioni sul web e di selezionare le ragazze ricevendo in cambio una quota mensile per la consulenza.