Genova – E’ iniziata ed è subito stata rinviata, a palazzo di Giustizia, la prima udienza del processo per la morte di Giueppe Buttaro, il finanziere in pensione travolto e ucciso mentre camminava tranquillamente su un marciapiede a Certosa.
All’udienza erano presenti i familiari che hanno ricordato la tragedia e la rabbia per la morte assurda del congiunto, causata molto probabilmente perchè il responsabile, un 35enne di origini ecuadoriane, era ubriaco e drogato alla guida.

L’uomo, subito dopo l’incidente mortale, era stato trovato positivo all’alcol test con valori molto al di sopra del limite di legge ed era stato trovato positivo anche per il consumo di sostanze stupefacenti.
Alla guida della propria auto, il 24 gennaio 2016, aveva travolto il pensionato che stava andando a trovare la famiglia.

Un incidente assurdo al quale avevano assistito diverse persone e che aveva scatenato una violenta reazione dei residenti che erano subito scesi per strada per chiedere maggiori controlli e misure restrittive per i molti locali nei quali si consumava (e si consumano anche oggi) troppi alcolici.

I familiari di Buttaro si sono detti rammaricati anche perchè il responsabile della morte del congiunto è tuttora libero poichè, al momento dell’incidente, non era ancora in vigore la nuova legge sul cosiddetto “omicidio stradale” che inasprisce le pene e istituisce il carcere per casi simili.