Genova – Si racconta che il profumiere genovese Mario Sbarbori sia riuscito a riprodurre l’esatta ricetta di un profumo di Jan Jacques Guerlain semplicemente annusando una delle boccette che lo contenevano.
Il grande esperto di profumi francese ne fu talmente sorpreso da sviluppare una vera e propria adorazione per il “collega” genovese, anche lui figlio ed erede di una famiglia di esperti del settore.

Dopo la tragedia della II Guerra Mondiale l’Italia riuscì a realizzare il “miracolo economico italiano” grazie all’impegno di uomini validi e caparbi. Mario Sbarbori fu uno di quegli uomini.
Appartenente a una famiglia di profumieri, seppe manifestare tutta la sua grande professionalità e competenza nel costruire profumi e acque di colonia famose per la loro fragranza e originalità.

Dotato di una straordinaria memoria olfattiva e da una fantasia fuori dal comune, dalla bottega di via Scurreria arrivò all’amicizia con Jan Jacques Guerlain e a conquistare l’America con le sue fragranze.

Guerlain, sorpreso dalla copia esatta di un suo profumo che Sbarbori realizzò col solo aiuto dell’olfatto, lo definì un “naso straordinario”.
E’ giusto ricordare questa bella storia di un profumiere che riuscì, con il suo “naso” e con il suo genio a onorare Genova e l’Italia tanto da suscitare la benevola invidia e l’ammirazione degli indiscussi maestri d’Oltralpe.