stadio Luigi Ferraris di Genova

Genova – Festa dei tifosi blucerchiati in forse, nel parco del museo di Villa Croce, dopo i cori razzisti di ieri sera, allo stadio Luigi Ferraris, durante la partita tra Sampdoria e Napoli. L’episodio che ha portato alla sospensione dell’incontro per diversi minuti a causa delle intemperanze della tifoseria, che ha più volte intonato cori a sfondo razzista contro gli avversari, potrebbe avere delle ripercussioni nella decisione del Comune di Genova di concedere l’uso del parco della Villa, che ospita un museo, ai gruppi della tifoseria che hanno organizzato per l’8 e il 9 giugno, una festa dei colori blucerchiati.

La scena non è infatti rimasta inosservata e le critiche, pesantissime, giunte sui Media durante e dopo l’incontro, arriveranno questa mattina sulla scrivania del sindaco Marco Bucci che ha recentemente negato il patrocinio di Palazzo Tursi al Gay Pride perchè “divisivo” e che non rispecchia il pensiero di tutti i genovesi.

Analogamente, infatti, il primo cittadino potrebbe ora decidere di revocare la concessione degli spazi per “dissociarsi” dai cori inqualificabili cantati da una parte minoritaria ma non certo esigua della tifoseria.
Una decisione che potrebbe anche evitare pericolose analogie con alcuni cori contro i napoletani cantati dal leader della Lega Nord, Matteo Salvini, in un momento molto delicato per la formazione di un possibile Governo Lega-Cinque Stelle.

Il “comandante” Salvini si è scusato pubblicamente per quell’episodio, ricordato da un video che circola in Rete ma l’episodio aveva suscitato forti polemiche ed ancora oggi “brucia” nel ricordo dei cittadini napoletani.

Nelle prossime ore potrebbero esserci novità sulla posizione del Comune su quanto avvenuto.