La sala della Piccola Corte

Genova – Dal 23 maggio al 30 giugno la Rassegna di Drammaturgia Contemporanea, giunta alla sua ventitreesima edizione, torna a Genova con una serie di spettacoli che spazieranno dal teatro anglosassone al Nord-Est italiano, dalla Romania all’Argentina. Secondo Ennio Flaiano, sceneggiatore e scrittore, il buon teatro illumina le nostre autobiografie, svela chi siamo e cosa stiamo vivendo; seguendo la sua indicazione è dunque possibile dare un significato più concreto alla definizione di drammaturgia contemporanea, considerandolo un insieme di voci e di visioni, di sensazioni e di parole in cui ci possiamo riconoscere e che, in qualche modo, siamo noi.

Il Teatro Stabile di Genova, fresco di nomina a Teatro Nazionale da parte della Commissione consultiva del Mibact, si propone nuovamente di dare vita a questa rassegna, coinvolgendo anche i talenti da poco usciti dalla Scuola di Recitazione del capoluogo ligure. Il primo spettacolo in programma è BU21 di Stuart Slade, che dal 23 maggio al 2 giugno, alle ore 20:30, andrà in scena alla Piccola Corte (Corte Lambruschini), trasportando il pubblico in una Londra sconvolta dal terrorismo. Un racconto corale, doloroso e complesso, in cui i sopravvissuti si raccolgomo per cercare di comprendere quanto accaduto, tentare di dare un senso all’assurdo. La regia dello spettacolo è di Alberto Giusta. Dal mercoledì al sabato lo spettacolo andrà in scena alle ore 20:30, escluso il giovedì, dove sarà anticipato alle 19:30.

Dal 30 maggio al 2 giugno ci sarà Aeroplani di carta di Elise Wilk alla Sala Mercato (Teatro dell’Archivolto), per la regia di Fiorenza Pieri, che racconterà di sogni e delusioni di un gruppo di adolscenti nella Romania di oggi.

Sarà poi la volta de Le solite ignote, la versione teatrale di Manuela Cherubini adattata da Acassuso di Rafael Spregelburd, che andrà in scena alla Piccola Corte dal 6 al 16 giugno, dove le tensioni individuali e sociali degli insegnanti di una scuola di periferia vengono rappresentate con gusto e ferocia.

Il cerchio rosso di Vitaliano Trevisan, unico italiano a cartellone, per la regia di Massimo Mesciulam, andrà in scena alla Sala Mercato dal 13 al 23 giugno, con attori che in dialetto veneto porteranno sul palco una storia di droga, criminalità e politica.

 

Per concludere, L’angelo di Kobane di Henry Naylor racconterà la storia di una giovane combattente kurdo-siriana, che decise di combattere contro l’Isis mettendo da parte studi e ambizioni, in scena dal 20 al 30 giugno alla Piccola Corte.

 

Il costo dei biglietti per i singolo spettacoli è di 5 euro, mentre l’abbonamento alla rassegna è di 15 euro. Per ulteriori informazioni si possono consultare i siti dedicati teatrostabilegenova.it e archivolto.it.