Genova – Niente controlli con i Tutor sulle Autostrade italiane almeno sino a luglio. La notizia circola con insistenza sui social e sta scatenando reazioni contrastanti tra chi si dice soddisfatto della situazione e chi, invece, teme che lo spegnimento dei tutor dia di fatto il “via libera” a chi è abituato a premere sull’acceleratore quando guida.
A dare qualche “conferma” sulla probabile disattivazione di tutti i Tutor sulle Autostrade italiane è anche un comunicato diffuso proprio da dalla Società stessa.

“In relazione alle notizie pubblicate dai Media  – si legge nella nota – sulla pronuncia della Corte d’Appello di Roma, relativa al rigetto dell’istanza di sospensione degli effetti del dispositivo della precedente sentenza del 10.4.2018, a proposito dell’utilizzo del sistema Sicve-Tutor sulla rete autostradale, Polizia Stradale e Autostrade per l’Italia precisano che a valle dell’avvenuta disattivazione del sistema continueranno, ciascuna per gli obblighi specificamente loro imposti dalla legge, ad avere cura della sicurezza e della incolumità dei cittadini che viaggiano in autostrada.
Secondo la Corte Autostrade per l’Italia non ha alcun obbligo di installare sistemi di rilevazione della velocità ed è per tali motivi che la Corte d’Appello non ha ritenuto Autostrade per l’Italia legittimata ad ottenere la sospensione dell’esecuzione della sentenza del 10 aprile scorso.
La tutela della sicurezza stradale è in capo alle istituzioni preposte. Polizia Stradale ed Autostrade per l’Italia stanno lavorando per l’attivazione in via sperimentale del nuovo sistema SICVe PM, approvato con provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti N. 3338 del 31 maggio 2017 “.

L’incredibile situazione sembra essere stata originata da un contenzioso sui “brevetti” per la costruzione dei Tutor. Un’azienda avrebbe citato in giudizio il fornitore delle Autostrade ottenendo il blocco.