sala operatoria

Genova – Migliorano, all’ospedale San Martino, le condizioni dell’agente di polizia ferito ieri pomeriggio da un giovane di 20 anni di origini ecuadoriane che lo ha aggredito con un coltello ed è stato ucciso da un altro poliziotto.
L’agente è stato operato per medicare le ferite da arma da taglio, sembra almeno tre coltellate, e per estrarre un proiettile sparato da un collega nella concitata risposta all’aggressione del giovane.
Intanto si fa più chiara la dinamica di quanto avvenuto nell’appartamento di via Borzoli dove, ieri pomeriggio, almeno 8 agenti sono intervenuti per cercare di calmare il ragazzo di 20 anni che avrebbe dovuto essere sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio (TSO) dopo aver aggredito la madre 49enne.
Ed era stata proprio la donna a richiedere l’intervento dei medici quando il figlio l’ha nuovamente aggredita minacciandola con un coltello e minacciando di togliersi la vita.
Il ragazzo, la sera prima, aveva già dato segni di squilibrio e le forze dell’ordine erano già intervenute per allontanare la fidanzata ed un bambino di appena qualche mese. Una misura resa necessaria a seguito di una violenta lite.
Il giorno successivo il ragazzo ha dato nuovamente segni di forte agitazione ed a aggredito la madre che ha chiamato i soccorsi.
A questo punto sono arrivati gli agenti che hanno cercato di calmare il ragazzo ma poi, quando questi ha impugnato un coltello, lo hanno colpito con spray urticante.
La reazione violenta del giovane, che si è scagliato contro un agente ferendolo con un coltello, ha fatto precipitare la situazione rendendo necessario l’uso della pistola.
Un altro agente ha sparato diversi colpi uccidendo il ragazzo e ferendo anche il collega già a terra con alcune ferite da arma da taglio.