Tedua

Genova – La serata di domenica 22 luglio del Goa Boa Festival vede protagonisti i giovani, sia sul palco sia fra il pubblico. Appena i cancelli si aprono i ragazzi arrivano correndo alle transenne, vogliosi di stare più vicini possibile all’idolo della serata Tedua, ma anche agli altri protagonisti di una notte particolarmente lunga.

Si parte da Arashi, giovane promessa milanese, accolto con entusiasmo quando canta Fiori Rossi ed esibisce idee interessanti per testo e ritmo. Poco dopo tocca alla Bilogang, composta da tre colorati ragazzi divertente e abbigliati in modo stravagante. Al Red Bull intanto continuano a suonare esponenti della scena locale.

La prima star di serata è Achille Lauro, sicuramente controverso ma assolutamente convincente. Il look merita attenzione, curato fino alle scarpe con fibbia Gucci, oltre agli immancabili occhiali da sole e catene al collo e ai polsi. Il sound è più curato della media tra chi fa trap, e il tutto è condito da un atteggiamento da primadonna perfettamente in linea con lo stile. Bvlgari, Ulalala, Angelo Blu catturano il pubblico, tra un invito al pubblico a spogliarsi e l’altro. Insieme a lui, sul palco, anche Boss Doms, producer affascinante che collabora ormai stabilmente con il rapper.

Ecco poi Frah Quintale, che alterna altri pezzi come Hai visto mai, Cratere, 8 miliardi di persone. Arrivato dal mondo del rap, ha svoltato in direzione indie, o itpop come ora piace definire la corrente della nuova musica italiana, lontana dal mainstream. Continua con brani che hanno visto la collaborazione di artisti come Giorgio Poi e Carl Brave, Missili e Chapeau

Sul palco Red Bull c’è The André, sul main stage Cromo, poco prima dell’arrivo sul palco di Tedua. Mario arriva, la camicia rossa a fiori impossibile da non notare, 24 anni ma già prontissimo per i palchi più prestigiosi. Il suo ultimo lavoro, Mowgli, è stato talmente trionfale che non è difficile vedere lacrime di gioia tra i ragazzi del pubblico. Del resto è profeta in patria: genovese, elogia la Superba “che cerca la sostanza e non l’apparenza”, in opposizione a una più fatua Milano. Fashion Week, Vertigini, Sangue Misto provocano i brividi, forse anche ai numerosi genitori che aspettano la fine della serata.

L’aftershow appartiene alla provocatoria MYSS KETA, come sempre con mascherina sul volto, ad accendere gli ultimi fuochi di una delle serate più estreme ma anche più riuscite dell’evento genovese.