Sanremo (Imperia) – Si avvicina a grandi passi il Festival di Sanremo e con la presentazione dell’edizione numero 69 arrivano le prime polemiche.

A scatenare la bagarre è stata la presa di posizione di Claudio Baglioni.

Il direttore della kermesse, alla domanda sul suo stato d’animo nel fare un festival in un momento di non armonia, dapprima glissata, Baglioni risponde: “Se la situazione non fosse drammatica, ci sarebbe da ridere. Il problema non si risolve evitando lo sbarco di 40-50 persone”.

Il riferimento ai recentissimi fatti della SeaWatch con 49 migranti bloccati a bordo è chiaro. Ancora Baglioni prosegue sottolineando come secondo lui un dirigente politico che opera nella situazione italiana dovrebbe possedere la capacità di risolvere i problemi e specificando che le misure prese dall’attuale governo e da quelli precedenti non sono state all’altezza della situazione.

Le prese di posizione dell’artista, che mai ha citato il ministro dell’Interno Matteo Salvini, non sono piaciute a Roma e le risposte non hanno tardato ad arrivare. Paolo Tiramani da Borgosesia, capogruppo leghista alla Vigilanza Rai, ha replicato: “Il direttore artistico di Sanremo è pagato, per giunta profumatamente, per parlare di musica e non certo di politica. Se questo governo è all’altezza della situazione immigrazione non lo decide un cantante, indubbiamente talentuoso e gradito, ma il popolo italiano che continua ad apprezzare l’operato di Matteo Salvni e di questo governo”.

E’ lo stesso ministro, a distanza di pochi minuti, ad usare i social per rispondere a Baglioni: “Baglioni? Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo”.

Non sono mancati i messaggi di solidarietà all’artista e le prese di posizione in favore della libertà di espressione. Così, mentre si scatena una polemica tra fazioni, qualcuno ironizza commentando il tweet di Salvini: “E Baglioni te le ha cantante, mi pare”.