Ventimiglia – L’ombra del “darknet” e del “blue whale” dietro la morte di Alessio Vinci, il ragazzo di 18 anni trovato morto a Parigi, all’interno di un cantiere per la costruzione di un edificio.
Gli inquirenti francesi che seguono il caso sembrano ormai convinti che il ragazzo sia morto cadendo da una gru di oltre 40 metri ma ancora non sono certi che si sia trattato di un caso di suicidio e indagano per accertare se il ragazzo sia salito da solo o se, invece, sia caduto vittima di un caso di istigazione al suicidio o, peggio, di un tragico caso di Blue Whale, il gioco mortale che si è diffuso tra i ragazzi e che consiste nel seguire alcune “regole” sino ad un suicidio rituale, precipitando da una grande altezza.

Per ora si tratta di semplici sospetti ma alcuni post lasciati sulla pagina Facebook del ragazzo farebbero pensare ad una sua partecipazione a gruppi che si riuniscono nel darknet, le pagine oscure e spesso illegali di Internet.
Nickname e “neologismi” che riportano ad un gergo usato dalle persone che operano e usano il darknet. Tracce che vanno doverosamente seguite per escludere ogni possibile pista.
Del resto la morte del ragazzo resta inspiegabile a familiari e amici. Il ragazzo non era depresso, era molto bravo a scuola, al punto da essere entrato nel prestigioso Politecnico di Torino con un anno di anticipo e nell’esclusivo corso di Ingegneria Aerospaziale e non aveva particolari problemi.
Come mai sia partito da Ventimiglia per andare a suicidarsi a Parigi è e resta un mistero.