Genova – Arriverà oggi la decisione sull’uso o meno dell’esplosivo per la demolizione, sabato mattina, della pila 8 del troncone ovest di ciò che resta del ponte Morandi. A decidere sarà la commissione esplosivi della Prefettura dopo aver consultato gli esami sui materiali di cui è composto l’enorme pilone che un tempo sorreggeva il viadotto autostradale crollato lo scorso 14 agosto provocando 43 vittime.

Il dubbio, più che concreto, della presenza di amianto nella struttura e nei materiali usati per la costruzione, rende difficile la decisione che, di fatto, condiziona i tempi previsti per la realizzazione del nuovo ponte. Tempi calcolati nella più ottimistica delle possibilità, ovvero che sia possibile l’uso di micro cariche per demolire quanto più possibile di ciò che resta del ponte.

In caso contrario, se le ditte appaltatrici dovranno abbattere tutta la struttura con il metodo del “taglio”, i tempi per la demolizione – e di conseguenza per la ricostruzione – potrebbero allungarsi a dismisura con buona pace del crono-programma.

Ovviamente la prima cosa da salvaguardare è la sicurezza dei lavoratori e dei residenti della Valpolcevera che, nel caso di una esplosione in presenza di amianto, verrebbero sottoposti ad una nube di polveri che si sposterebbe per la vallata sospinta dai venti e che non potrebbe essere in alcun modo fermata.
Un pericolo per la salute non solo immediato ma “persistente” perchè la polvere contenente amianto si depositerebbe su edifici e strade e resterebbe volatile e pronta a rialzarsi al minimo soffio di vento.

Per questo motivo la scelta è tutt’altro che semplice e tutto dipenderà dagli esami compiuti dall’Arpal sui materiali anche se l’associazione che ha presentato il ricorso al Tribunale di Genova, chiedendo controlli e verifiche e “diffidando” la struttura commissariale all’uso di esplosivi i caso di presenza di amianto, ha già dichiarato di aver fatto eseguire “contro-esami” da ditte private per “difesa” e per un controllo incrociato che potrebbe creare qualche “imbarazzo” se i dati non fossero uguali.