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Sanremo – “Nessuna chiusura della Struttura Complessa di Neurologia ad indirizzo Neurodegenerativo e Neuroriabilitativo dello Stabilimento di Sanremo”. La precisazione arriva direttamente dai vertici della Asl1 a seguito delle indiscrezioni di stampa sulla possibile dismissione del reparto.

In una nota stampa la Asl1 precisa:

“La struttura, composta da 20 posti letto e da ambulatori dedicati, presenta ad oggi una pesante criticità dovuta alla carenza di specialisti neurologi riconducibile al collocamento a risposo del Direttore della Struttura, all’assenza per aspettativa per incarico politico di 1 medico e alle dimissioni di ulteriori 3 medici che hanno preso servizio presso altre Aziende (2 presso l’ASL 2 di Savona e 1 presso ASP Siracusa).

A seguito di tale grave carenza di specialisti l’Azienda ha dato nei mesi scorsi avvio alle necessarie procedure assunzionali attraverso lo scorrimento delle graduatorie aziendali e regionali esistenti, e attraverso la ricerca di medici SUMAI, che, tuttavia, hanno dato esito negativo. E’ stato pubblicato un avviso di mobilità, scaduto il 14/4/2019 anch’esso con esito negativo e quindi con delibera 315 del 16/4/2019 è stato indetto apposito concorso per n. 3 neurologi.

Poiché i neurologi in servizio presso il Reparto dell’ospedale di Sanremo e presso il Reparto di Neurologia dell’ospedale di Imperia hanno difficoltà a garantire le attività assistenziali e la copertura dei turni per entrambi i reparti, questa Azienda ha provveduto, temporaneamente e nell’attesa di reperire le risorse necessarie tramite nuove procedure concorsuali, alla riduzione a 11 posti letto che saranno temporaneamente assegnati al Reparto di Medicina diretto dal dott. Franco Martini.

Presso la Struttura di Sanremo continuerà ad essere garantita:
• attività di consulenza neurologica in urgenza presso il Pronto Soccorso per pazienti con quadri neurologici acuti;
• attività di consulenza neurologica in tutti i reparti di degenza;
• attività di day–hospital/day-service;
• attività ambulatoriale.
• attività di ricovero a bassa complessità attraverso l’utilizzo dei letti assegnati alla medicina.

Si sottolinea come la criticità sia stata condivisa con il Coordinatore del Dipartimento Interaziendale Regionale di Neuroscienze prof. Carlo Serrati, e a seguito di questo è stato concordato il processo di riorganizzazione temporaneo dell’area neurologica a seguito delle criticità esposte.

Quindi si ribadisce che non è prevista alcuna chiusura della Struttura di Neurologia di Sanremo, bensì una riorganizzazione temporanea del servizio, resasi necessaria per i suddetti motivi e al fine di garantire l’attività in completa sicurezza e tutela della salute del cittadino”.

“Assisto all’ennesima diffusione di notizie non corrispondenti alla realtà – dichiara il direttore generale Damonte Prioli – il reparto di Neurologia di Sanremo non chiude, bensì solamente le attività di ricovero verranno svolte in parte attraverso l’utilizzo dei letti assegnati alla medicina.
Per il cittadino non cambierà nulla, e per questo ringrazio tutti i professionisti dell’Azienda che collaborano a questo importante obiettivo. Voglio ribadire che nel Piano di Organizzazione Aziendale sono previste due strutture di Neurologia, una a Imperia e una a Sanremo, e che tale piano è stato approvato da Regione Liguria ed è vigente. Voglio sottolineare come notizie di tale tenore possano indurre preoccupazioni ingiustificate nei cittadini della Provincia di Imperia, ed è compito di tutti noi amministratori, sia tecnici che politici evitare questo. La salute è il bene primario di tutti noi cittadini e su questo non si scherza.”

Il professor Serrati – in qualità di coordinatore del DIAR (Dipartimento Interaziendale Regionale) di neuroscienze – conferma ulteriormente quanto comunicato dal direttore generale, specificando inoltre che i percorsi di trattamento dell’ ictus in ASL1, in pieno accordo con le linee guida e i percorsi diagnostico terapeutici più moderni, non vengono assolutamente variati; continua infatti ad essere garantita la presa in carico tempestiva del paziente a partire dalla prime fase di urgenza alle successive fasi, con una presa in carico da parte del sistema dell’emergenza- urgenza e una continuità successiva garantita a livello ospedaliero.