Genova – Dopo le preview di Calcutta e Gazzelle, si è aperta ufficialmente ieri sera l’edizione 2019 del Goa Boa Festival.

Una prima serata all’insegna del rock, fatto da chitarre importanti e bassi che spostano le prime file.

Si comincia con Giungla e Ophelia, rispettivamente sul main stage e sul second stage, per poi lasciare il passo a Giorgio Canali, un pezzo di storia della musica e uno dei principali interpreti del rock alternativo italiano.

Cambio di palco, verso il second stage per la performance delle I’m Not a Blonde.

Il duo si divide in un insieme composto da divertimento e serietà regalando una performance degna di nota.

Ancora main stage, questa volta per Rancore.

Il rapper romano, dopo la partecipazione a Sanremo 2019 insieme a Daniele Silvestri, ha presentato sul palco dell’Arena del Mare il suo ultimo album “Musica per Bambini”, un disco in cui Rancore analizza i molteplici aspetti della non comunicazione e del disagio.

Accompagnato dai musicisti, nascosti da maschere a simulare pupazzi dall’aspetto inquietante, l’artista ha proposto brani come “Beep Beep”, “centro asociale” e “Skatepark” solo per citarne alcuni.

Ultimo passaggio al second stage per la performance di Marte.

Al secolo Martina Saladino, l’artista, accompagnata da Emanuele Benenti alla batteria e Fulvio Masini alla chitarra, ha proposto i brani dal suo Ep, tra cui spicca “Metropolis in my head” il primo singolo estratto.

Voce notevole e sonorità ricercate prima del gran finale sul main stage.

Attesissimi, i Fast Animals And Slow Kids salgono sul palco accolti dal boato del pubblico.

Aimone Romizi, frontma della band, saluta il pubblico come fa da dieci anni a questa parte: “Buonasera a tutti, noi siamo i Fast Animals and Slow Kids e veniamo da Perugia”.

Poi si salta, incalzati dai ritmi e dall’energia sul palco con i brani dell’ultimo lavoro “Animali Notturni” e dai dischi precedenti della band.

Insomma, un inizio col botto che fa crescere l’attesa per le prossime serate.