Genova – Il Movimento 5 Stelle in Regione Liguria ha chiesto ed ottenuto di avere i dati circa la vendita dei tesserini per la raccolta dei funghi e sull’uso dei fondi per interventi di manutenzione e recupero dei boschi della Liguria. Lo scopo è quello di controllare il rispetto delle normative previste in materia.

A fine luglio, in V Commissione (Controlli, Verifica attuazione delle leggi, Pari opportunità), era stata votata all’unanimità la proposta di risoluzione del consigliere regionale Fabio Tosi per la trasmissione, da parte dei 31 Consorzi autorizzati da Regione per la vendita dei tesserini per la raccolta dei funghi, dei dati relativi agli introiti derivanti appunto dalla vendita dei tesserini.

“Martedì mattina, prima della seduta del Consiglio regionale, l’assessore competente Mai riferirà sulle verifiche svolte dal suo assessorato di concerto con gli Uffici del dipartimento. Grazie al nostro testo, abbiamo ottenuto che, a mezzo raccomandata A/R, tutti i Consorzi, senza distinzioni, erano tenuti a comunicare i dati degli anni 2014, 2015, 2016 e 2017 entro e non oltre il 15 settembre 2019. La risoluzione, inoltre, impegnava l’assessore competente a riferire sull’esito delle attività di controllo svolte entro il 27 settembre 2019”.

Così il consigliere regionale Fabio Tosi, che poi aggiunge: “Sono anche io un appassionato cercatore di funghi. E in questi giorni, purtroppo, frequentando come tanti i boschi, ho potuto notare come siano in tanti, troppi, a non rispettare la legge regionale: oltre a riporre i funghi raccolti nei sacchetti di plastica (pratica vietata da anni!), sono in molti a superare abbondantemente il limite massimo dei 3 kg giornalieri di porcini per persona”.

“Le criticità denunciate, sia per quanto riguarda i Consorzi sia per quanto concerne la cattiva condotta di molti cercatori, non ce le siamo inventate noi: sono il frutto di diverse segnalazioni, tra cui quelle dell’Unione fungaioli italiani, che ringrazio per aver messo in luce che molte realtà non solo non rispettano la legge regionale, ma fanno poco o nulla per farla rispettare. Ora siamo al capolinea”.