Genova – La Zena Fest, la festa della Lega, è terminata ufficialmente domenica ma il tendone resta al suo posto tra la curiosità e lo stupore amareggiato di passanti e turisti.

Sono in molti a domandarsi il perchè di un simile ritardo nello smantellamento dell’enorme tenso-struttura utilizzata per la Zena Fest, il raduno locale dei sostenitori della Lega e palco per comizi ed incontri sui temi caldi al partito di Matteo Salvini.

Se lo domandano i turisti che passano sconsolati in piazza della Vittoria e provano in ogni modo ad evitare il capannone nei loro scatti ricordo in uno dei luoghi più belli e attrattivi della città e se lo domandano i genovesi che non capiscono come mai l’enorme tendone, ormai inutilizzato, non venga smantellato come avviene per tutte le manifestazioni che si tengono nella piazza.

Un ritardo che potrebbe essere imputabile ad un problema organizzativo dell’azienda che lo ha costruito (e che dovrebbe smantellarlo) o semplice sbadataggine amministrativa?

La concessione degli spazi così importanti e “centrali” della città avviene dietro pagamento di somme anche ingenti e con permessi rigorosi e che mirano a limitare il più possibile la permanenza di strutture che, ormai vuote, non sono certo un bello spettacolo.

Aggiornamento:

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la precisazione di Alessio Piana, commissario cittadino della Lega in merito all’articolo:

“Il contratto stipulato dalla segreteria del partito per l’utilizzo del tendone – scrive Alessio Piana – è scaduto lunedì scorso, proprio per avere una copertura per le operazioni di smontaggio; l’azienda incaricata dello smantellamento avrebbe dovuto rimuovere il tendone, con tanto di striscione, tuttavia, per un ritardo della stessa e, quindi, non per una inadempienza della Lega, il tendone è ancora al suo posto; considerato, inoltre, che lo striscione è posto a un’altezza di circa cinque metri, non è possibile rimuoverlo senza l’utilizzo di un idoneo macchinario. Non è intenzione della segreteria del partito mettere a rischio l’incolumità di nessun volontario per la sua rimozione, non avendo la stessa gli strumenti necessari per raggiungere tale altezza. Ci teniamo pertanto a specificare che è stata sollecitata già più volte l’azienda incaricata dal contratto”.