Genova – Al via da questa mattina l’ulteriore “stretta” sulle attività produttive che resteranno chiuse almeno sino al 3 aprile per effetto del nuovo decreto firmato dal presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte.
Chiuse tutte le attività non strategiche e che non forniscono beni e servizi di prima necessità alla popolazione.
Chiusi uffici e fabbriche non direttamente collegati all’emergenza e che non sono “fondamentali”.

In realtà le attività che resteranno aperte sono moltissime e se gli uffici dovranno dotarsi di telelavoro, difficilmente cambierà qualcosa per Supermercati e negozi di Alimentari ma anche nella produzione agricola e negli allevamenti, nel settore della pesca e della produzione di bevande.

Aperto anche il settore tessile, delle materie plastiche e della raffinazione del petrolio ma anche della produzione e lavorazione della carta e del vetro.

Aperte anche le Farmacie e tutte le aziende legate alla produzione di attrezzature mediche e sanitarie e ovviamente studi medici e dentistici.

Serrante alzate anche per negozi di alimentari e supermercati ma anche per tabaccherie ed edicole mentre dovrebbero restare chiuse le sale gioco e scommesse e anche le slot machines e tutto ciò che è collegato al gioco d’azzardo.

Aperti ed in servizio i dipendenti e lavoratori di aziende che forniscono servizi come Telefonia, Internet, Luce, gas e acqua e per la consegna della corrispondenza.
Niente stop anche per il trasporto pubblico, i taxi e i treni e tutto ciò che è collegato al trasporto delle merci di primario interesse.

Il decreto ha anche chiarito che non si fermeranno Porti e Aeroporti ma neppure i grandi cantieri di pubblico interesse.