maxi sequestro materiale sanitario porto di Genova

Genova – Maxi sequestro di mascherine e materiale sanitario nel porto di Genova. Tutto il materiale verrà destinato alle terapie intensive e agli ospedali della Liguria.

Saranno destinati agli ospedali liguri, e in particolare alle Unità di terapia
intensiva dove sono ricoverati i pazienti Covid-19 in condizioni più gravi, i circa 50mila
dispositivi medici per la terapia intensiva respiratoria oggetto di una maxi requisizione da
parte dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Genova sulla base delle normative vigenti
per l’emergenza Coronavirus. Il carico, individuato al terminal Psa di Genova Voltri, è
composto da 53 bancali di materiale, suddiviso in 3.869 cartoni contenenti 49.585 pezzi:
proveniva da un’azienda emiliana ed era destinato in Australia.

“Vanno i nostri complimenti e la nostra gratitudine all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
– afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – che, in questa emergenza,
sta svolgendo e ha svolto un lavoro straordinario al fianco della Protezione civile e del
nostro sistema sanitario. Non appena individuato il carico e avuto il via libera alla
requisizione da parte del Commissario straordinario Arcuri, possiamo consegnare
celermente il materiale, quanto mai prezioso, ai reparti di terapia intensiva dei nostri
ospedali, attraverso la nostra instancabile Protezione civile. Come Regione – prosegue
Toti – fin da subito stiamo percorrendo ogni strada per recuperare il materiale necessario
da consegnare ai nostri operatori impegnati in prima linea e questa operazione va
esattamente in questa direzione, grazie anche a una piena e fattiva collaborazione tra
diverse Istituzioni nazionali e liguri”.

“La nostra protezione civile – aggiunge l’assessore Giacomo Giampedrone – sta
procedendo al ritiro del materiale per trasportarlo al magazzino centrale dell’Ospedale
Policlinico San Martino, che provvederà alla distribuzione alle altre aziende del territorio,
secondo le necessità”.

Il Direttore Interregionale Liguria Piemonte Valle d’Aosta dell’Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli Andrea M. Zucchini aggiunge: “Il carico è stato individuato dai nostri funzionari
sulla base della analisi dei rischi che effettuano quotidianamente, in questo contesto critico
focalizzata in modo particolare sulle movimentazioni in import/export di materiale sanitario
utile a contrastare l’emergenza Coronavirus. Le disposizioni normative nazionali e
dell’Unione Europea recentemente entrate in vigore – prosegue – hanno stabilito il divieto
di esportazione di strumenti e apparecchi sanitari, dispositivi medici e dispositivi di
protezione individuale (Dpi) e la possibilità di requisire, su ordine del Commissario
straordinario, tali beni che possono essere essenziali per far fronte alla pandemia in atto. Il
materiale che si tentava di esportare eludendo il divieto è stato fermato al terminal Psa di
Genova Prà, e all’esito della procedura attivata secondo le indicazioni del Direttore ADM
Marcello Minenna si è conclusa con l’emissione di un decreto di requisizione dell’intera
partita di merce da parte dell’Ufficio delle dogane di Genova 2, che sta provvedendo
all’immediata consegna alla Protezione civile della Liguria”.